Teatrografia


Il baciamano

17 luglio 1993

Che cosa hanno in comune tra loro Janara, giovane popolana avvizzita prima del tempo, e il gentiluomo che, legato mani e piedi, le è stato portato in casa dal marito?


Per disgrazia ricevuta

27 marzo 1993

Non è azzardato affermare che quando una grazia richiesta ad un santo va oltre la “misura” del suo oggetto si traduce puntualmente in una disgrazia. Se questo è valido in generale, lo è ancor più nel caso in cui il Santo risponda al nome di San Gennaro (…)


Ortelio non riesce a dormire

7 novembre 1992

Un autore – piaccia o meno – finisce sempre per identificarsi con un personaggio dell’opera che scrive. E’ il caso di precisare che io questa volta mi sono identificato con Ortelio? E che sono io a non riuscire a dormire?


L’ispettore generale

30 novembre 1989

Nell’affrontare il compito di tradurre e adattare il “Revisore” di Gogol’ (meglio conosciuto come “L’Ispettore Generale”), sono rimasto alquanto indeciso sulla posizione da assumere nei riguardi dell’Autore, ma poi ho scelto – e non me ne sono ancora pentito – di restare in piedi davanti a lui. E questo per due motivi almeno.


Camera con racconti affittasi

(dai racconti di Mala Strana di Jan Neruda)
8 luglio 1989

Povero procuratore: s’è illuso di ottenere entro un mese il titolo di avvocato!… D’altra parte, quale ambiente più consono ad un periodo di studi “matti e disperatissimi”, di una cameretta in una piccola pensione, con qualche metro quadrato di tetto come unico svago per l’occhio e per la mente?


Calcedonio

18 febbraio 1989

Ah, i bei tempi in cui a teatro ammannivano due, a volte perfino tre atti unici nella stessa serata! Erano come pranzi di più portate. Il palato, sedotto dalla prima, si disponeva di buon grado a gustare le successive. Oggi, invece, la commedia in due tempi è l’equivalente di un pranzo a base di una sola pietanza. Una pastasciutta, magari. Con un intervallo tra una razione e l’altra.


Le tre verità di Cesira

18 febbraio 1989

Madrenatura, la madre di tutte le madri, impegnata com’è a pensare alla ruota del pavone, al corno del rinoceronte e via dicendo, può anche avere qualche ‘passaggio a vuoto’, come si usa dire nel linguaggio tennistico. Chi è senza distrazioni scagli la prima accusa.


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