Elogio della paura


Registrata alla SIAE il 30 marzo 1985 n° 348954A

Archivio n° 23

Un sagrestano ossessionato dall’eterno femminino, un marito perseguitato da una moglie in combutta col diavolo, un gentiluomo di spagnolesca dignità che rabbrividisce all’idea del duello, ecco alcuni fra i ritratti di un’ideale galleria dedicata alla paura.
Vi accede un attore e nell’arco di tempo di un’ora circa interpreta ciascuno di quei personaggi, anche in omaggio al principio che di una paura ci si libera solo vivendola fino in fondo.
Ma poi chi ci assicura che quelle paure appartengono esclusivamente ai personaggi e non anche all’attore?
Per fortuna la paura, in teatro, è di per se stessa generatrice di effetti comici, se non addirittura farseschi. E dunque l’incursione dell’attore in quella galleria è anche occasione di divertimento.
Se poi si considera che la Paura “teatrale” è di gran lunga più stimolante del suo opposto, vale a dire del coraggio, allora ci sembra giusto riscattarla dal disprezzo, che la circonda nella vita quotidiana, dedicandole un… ELOGIO DELLA PAURA.

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